Oh come vorrei trovarmi in un fresco paesino sotto le Alpi a ricaricarmi e a fare lunghe passeggiate!
Dopo, un bel picnic sull'erba profumata, ho in mente il dipinto "Le déjeuner sur l'herbe" di Edouard Manet...va bene, torno alla realtà.
Sono in città, la temperatura oggi era sui 35 gradi all'ombra e niente passeggiate...figuriamoci il picnic.
mercoledì 29 luglio 2009
Coverville
Appena mi è possibile seguo questo programma davvero interessante: spegnete il cellulare, chiudete gli occhi ed entrate nel mondo di Coverville.
Condotto da Romane Bonavia, ogni sabato alle ore 11 sulle frequenze di Lifegate Radio.
E qui è possibile ascoltare le puntate via web, se avete perso la diretta in radio.
Buon ascolto.
Condotto da Romane Bonavia, ogni sabato alle ore 11 sulle frequenze di Lifegate Radio.
E qui è possibile ascoltare le puntate via web, se avete perso la diretta in radio.
Buon ascolto.
martedì 28 luglio 2009
Andrea Crews
E' un collettivo francese che riunisce artisti di ogni genere, una factory insomma.
Tappa obbligatoria per chi ricerca ispirazioni di moda e nuovi trends:
Oyster Vision : Andrea Crews
ANDREA CREWS
STUDIO 10, rue Frochot
75009 - Paris
SIEGE SOCIAL 4, rue St Mathieu
75018 - Paris
Tappa obbligatoria per chi ricerca ispirazioni di moda e nuovi trends:
Oyster Vision : Andrea Crews
ANDREA CREWS
STUDIO 10, rue Frochot
75009 - Paris
SIEGE SOCIAL 4, rue St Mathieu
75018 - Paris
lunedì 27 luglio 2009
So electric
E' il colore del momento: devo ammetterlo, non ho saputo resistere a comprare , in saldo, un vestitino blu elettrico.
Mette allegria e buonumore, e ben si adatta ad uno stile elegante o sportivo.
Gucci
Max Mara
La Perla pret-à-porter
Alberta Ferretti
Agatha Ruiz De la Prada
www.studiotmls.com.br
Melissa
M.I.A.
Little Boots
The Ting Tings
Mette allegria e buonumore, e ben si adatta ad uno stile elegante o sportivo.
Gucci
Max Mara
La Perla pret-à-porter
Alberta Ferretti
Agatha Ruiz De la Prada
www.studiotmls.com.br
Melissa
M.I.A.
Little Boots
The Ting Tings
domenica 26 luglio 2009
Cibelle
Mi piace molto questa artista di San Paolo.
Cantautrice/musicista/produttrice musicale/performer multi-mediale, la sua musica è difficilmente classificabile, si è definita una rappresentante del Tropical-punk o punk di periferia.
I suoi lavori sono sempre diversi tra loro, ascoltarla e vederla dal vivo è pura poesia.
Qui il suo myspace.
Cantautrice/musicista/produttrice musicale/performer multi-mediale, la sua musica è difficilmente classificabile, si è definita una rappresentante del Tropical-punk o punk di periferia.
I suoi lavori sono sempre diversi tra loro, ascoltarla e vederla dal vivo è pura poesia.
Qui il suo myspace.
sabato 25 luglio 2009
Alcune novità
In questo periodo di caldo torrido meglio buttarsi su quelle idee chiuse nel cassetto da tempo ma che scalpitano e che invocano di uscire e di non essere lasciate li' dentro a soffocare (anche loro).
Gli orecchini sono realizzati in argento 925 con pietre di Matière Prèmier Paris, e stoffa e groisgrain il primo paio, nappa il secondo.
Vi piacciono?
Aspetto commenti!
Gli orecchini sono realizzati in argento 925 con pietre di Matière Prèmier Paris, e stoffa e groisgrain il primo paio, nappa il secondo.
Vi piacciono?
Aspetto commenti!
lunedì 20 luglio 2009
Straw - hat!
Ovvero il cappello di paglia.
E' tornato di moda da qualche estate, ma mai come quest'anno lo si vede sfoggiare indipendentemente dalla mise: che sia versione da spiaggia, da città, casual o urban chic.
Coco Chanel all'inizio della sua carriera impreziosiva cappelli di paglia semplici o malandati con inserti di stoffa e piume, Audrey Hepburn amava indossarli in vacanza,fuori dal set ma anche durante serate mondane.
Ci piace.
Trina Turk
Audrey Tatou in Coco avant Chanel
Audrey Hepburn
Lou Dillon
MariaCarla Boscono per Vogue
Ralph Lauren
Borsalino donna
Claudette Chapeau
E' tornato di moda da qualche estate, ma mai come quest'anno lo si vede sfoggiare indipendentemente dalla mise: che sia versione da spiaggia, da città, casual o urban chic.
Coco Chanel all'inizio della sua carriera impreziosiva cappelli di paglia semplici o malandati con inserti di stoffa e piume, Audrey Hepburn amava indossarli in vacanza,fuori dal set ma anche durante serate mondane.
Ci piace.
Trina Turk
Audrey Tatou in Coco avant Chanel
Audrey Hepburn
Lou Dillon
MariaCarla Boscono per Vogue
Ralph Lauren
Borsalino donna
Claudette Chapeau
giovedì 9 luglio 2009
La donna con la valigia
Un vocabolario, un paio di orecchini retrò (quelli nella foto sono fatti da me) e si può partire!
Bè in realtà non porterò così poco ma per alcuni giorni cercherò di trasportare il minimo indispensabile perchè so già che a Parigi troverò molte cose che mi piaceranno.
Ci torno sempre con immensa gioia e tanta curiosità.
A lunedì!
(A bientôt)
Bè in realtà non porterò così poco ma per alcuni giorni cercherò di trasportare il minimo indispensabile perchè so già che a Parigi troverò molte cose che mi piaceranno.
Ci torno sempre con immensa gioia e tanta curiosità.
A lunedì!
(A bientôt)
martedì 7 luglio 2009
lunedì 6 luglio 2009
Piccola guida di Berlino/Luoghi
Scusate la pausa di qualche giorno, tempo di riordinare le idee ed eccomi di nuovo a scrivere.
Termino con una pratica (spero) lista di luoghi e simboli della città che mi hanno colpito ed emozionato.
Trovandomi con l'albergo nel Mitte (il centro della città) è stato facile seguire un percorso semplice:
da Friedrichstrasse,una via piena di negozi e boutiques alla moda (ci sono anche le Galeries Lafayette!), si passa per Checkpoint Charlie,
che era dal 25 agosto 1961 il punto di passaggio riservato agli stranieri, ai diplomatici ed ai soldati.
Divideva le due parti della città ,l'est controllato dai russi e l'ovest dagli americani.
Era in settore americano, ma a partire dal 1962, rappresentanti britannici e francesi si affiancarono.
Checkpoint Charlie scompare il 22 giugno 1990.
Il museo di Checkpoint Charlie illustra dal 1963 la storia del muro, pur organizzando esposizioni sull'arte ed i diritti dell'uomo.
Interessante la mostra fotografica gratuita allestita nelle vicinanze, sulla storia del Muro, dalla sua costruzione (agosto 1961), alla sua demolizione (novembre 1989).
L'East Side Gallery è una sezione del muro di Berlino lungo 1300 m.
Il lato Ovest del muro venne usato per pitture murali ed è quindi molto caratteristico, si tratta della più grande galleria 'open air' del mondo e venne aperta nel Settembre 1990.
118 diversi artisti provenienti da 21 paesi si sono esibiti nelle loro creazioni artistiche sul muro.
Considerata come il più bell'esempio di architettura neoclassica a Berlino,
la piazza di Gendarmenmarkt è famosa per la maestosità delle sue costruzioni e la sua simmetria.
La costruzione delle due chiese fu voluta da Federico I.
Porta di Brandeburgo-
Munumento simbolo di Berlino.
Questo monumento allineato nell'asse che attraversa Berlino da Est a Ovest, simbolizzò sequenzialmente la potenza dell'impero prussiano, la divisione dell'Europa (il muro di Berlino passava a suoi piedi) e la riunificazione.
Ai piedi della porta di Brandeburgo, Pariser Platz ha cancellato le tracce di mezzo secolo di rovina.
Judishes Museum-
il Memoriale dell'Olocausto.
Percorso multimediale di suoni ed immagini sulle vicende delle deportazioni.Ambientazioni che cercano di ricordare per architettura e materiali strutturali, le celle.
Forte senso di alienazione reca la passeggiata nel giardino dove si ergono colonne di cemento.
E' a qualche decina di metri dalla Porta di Brandeburgo.
Postdamer Platz-
Una delle piazze più belle della città.
Posto mitico di Berlino, emerge dal nulla, dove è stata immersa per mezzo secolo in seguito alle distruzioni della guerra e la rottura della divisione.
Potsdamer Platz fu all'origine soltanto un centro alle porte di Berlino le cui strade conducono a Charlottenburg, Schöneberg e Potsdam.
Con l'industrializzazione del XIX secolo, il centro si fa assorbire dalla città, alla stretta nei suoi confini.
Vi si costruiscono Potsdam, Anhalt e gli hotel, ristoranti e caffè a delimitare l'area.
Dalla riunificazione, Potsdamer Platz trova la sua funzione di centro strategico e di finestra sulla città.
Infatti, la maggior parte delle grandi imprese tedesche e straniere decide di installare le proprie sedi sociali.
Tutti i progetti sono oggetto di gare d'appalto e di contributo di portata internazionale.
L'architetto Renzo Piano è stato designato per condurre la riorganizzazione del Potsdamer Platz.
Fra le costruzioni che più colpiscono, si possono citare quelle di Daimler Benz disegnate da Hans Kollhof, di Sony concepito da Helmut Jahn e di ABB secondo i piani di Giorgio Grassi.
Sophienstrasse-
La via Sophienstrasse era originalmente la via principale della zona. È stata ricostruita durante gli anni '80.
Ora queste costruzioni neoclassiche affascinanti del diciottesimo secolo alloggiano arti differenti e ospitano laboratori, studi, boutique insolite e le gallerie d'arte.
Due cose particolarmente interessanti: la costruzione al n. 18 e
il portone principale della casa al n. 21 che conduce in una lunga serie di cortili interni.
Isola dei Musei-
Scoprirete a Berlino uno dei più vasti complessi museografici dell'Europa:l'isola dei musei, che comprende le più grandi civilizzazioni dell'antichità.
L'isola è un progetto ambizioso di costruzione di un complesso di musei, riuniti su un'isola, l'isola dei musei appunto(Museumsinsel), che conta al totale cinque costruzioni distinte: l'Altes Museum, l'Alte National, il Neues Museum, il Bode Museum e il Pergamon Museum.
Bella la passeggiata che costeggia il fiume, la sera tutto intorno si riempie di tanta gente che frequenta i vari localini e ristoranti della zona.
Alexanderplatz-
Luogo da dove è partito il movimento che ha portato al crollo del muro di Berlino. Oggi presenta ancora molto spazio in cantiere.
Al centro la fontana dell'amicizia tra i popoli.
Rosenthal strasse-
via in cui si trovano negozietti di moda tipicamente berlinese, abbigliamento indipendente ma anche marche internazionali.
Carini e numerosi bar dall'atmosfera retro' e francese.
Prenzlauer Berg- Quartiere pieno di locali, anche se non è l'unico dove si accentra la vita notturna dei berlinesi.
Oranienburgerstrasse-
via che pullula di giovani e artisti, in questa via si trova anche il Tacheles, famoso centro sociale che rischia la chiusura poichè al suo posto si vuole costruire un albergo a 5 stelle.
Il termine "Tacheles" deriva dall' Yiddish e significa "testo libero",
o anche "parla chiaro".
La scelta del nome è basata sulla censura di stato della DDR riguardo gli artisti, limitati nell'espressione e costretti a celare il vero significato delle loro opere. La scelta dell'Yiddish è probabilmente dovuta al fatto che la struttura si trova nel vecchio quartiere ebraico berlinese.
Trovate sul sito del centro sociale tutte le informazioni su questo magnifico laboratorio d'arte e la petizione da firmare per non farlo chiudere.
Kreuzberg- Quartiere storico della Berlino alternativa anni 80/90, ora quartiere turco. Merita una visita, sembra tutto ovattato, quasi una cittadina a parte. Era il quartiere propulsore del movimento punk-alternative nel mondo.
Una meta da non perdere se volete confondervi con i berlinesi: al Curry36 , Mehringdamm 36, il vero wurstel da gustare con patate o crauti, rigorosamente al curry.
Conclusioni:
Berlino è un cantiere aperto, una città a misura d'uomo, giovane, moderna, dove sono tangibili il fermento culturale, artistico e anche imprenditoriale.
Una città che ancora fa i conti con il passato ma con la voglia di crescere e svilupparsi sperimentando, arricchendosi con le diversità culturali interne.
Una città multiculturale e proiettata al futuro.
Tornata qui, un'amara considerazione:
ah, come mi sento un pesce fuor d'acqua.
Termino con una pratica (spero) lista di luoghi e simboli della città che mi hanno colpito ed emozionato.
Trovandomi con l'albergo nel Mitte (il centro della città) è stato facile seguire un percorso semplice:
da Friedrichstrasse,una via piena di negozi e boutiques alla moda (ci sono anche le Galeries Lafayette!), si passa per Checkpoint Charlie,
che era dal 25 agosto 1961 il punto di passaggio riservato agli stranieri, ai diplomatici ed ai soldati.
Divideva le due parti della città ,l'est controllato dai russi e l'ovest dagli americani.
Era in settore americano, ma a partire dal 1962, rappresentanti britannici e francesi si affiancarono.
Checkpoint Charlie scompare il 22 giugno 1990.
Il museo di Checkpoint Charlie illustra dal 1963 la storia del muro, pur organizzando esposizioni sull'arte ed i diritti dell'uomo.
Interessante la mostra fotografica gratuita allestita nelle vicinanze, sulla storia del Muro, dalla sua costruzione (agosto 1961), alla sua demolizione (novembre 1989).
L'East Side Gallery è una sezione del muro di Berlino lungo 1300 m.
Il lato Ovest del muro venne usato per pitture murali ed è quindi molto caratteristico, si tratta della più grande galleria 'open air' del mondo e venne aperta nel Settembre 1990.
118 diversi artisti provenienti da 21 paesi si sono esibiti nelle loro creazioni artistiche sul muro.
Considerata come il più bell'esempio di architettura neoclassica a Berlino,
la piazza di Gendarmenmarkt è famosa per la maestosità delle sue costruzioni e la sua simmetria.
La costruzione delle due chiese fu voluta da Federico I.
Porta di Brandeburgo-
Munumento simbolo di Berlino.
Questo monumento allineato nell'asse che attraversa Berlino da Est a Ovest, simbolizzò sequenzialmente la potenza dell'impero prussiano, la divisione dell'Europa (il muro di Berlino passava a suoi piedi) e la riunificazione.
Ai piedi della porta di Brandeburgo, Pariser Platz ha cancellato le tracce di mezzo secolo di rovina.
Judishes Museum-
il Memoriale dell'Olocausto.
Percorso multimediale di suoni ed immagini sulle vicende delle deportazioni.Ambientazioni che cercano di ricordare per architettura e materiali strutturali, le celle.
Forte senso di alienazione reca la passeggiata nel giardino dove si ergono colonne di cemento.
E' a qualche decina di metri dalla Porta di Brandeburgo.
Postdamer Platz-
Una delle piazze più belle della città.
Posto mitico di Berlino, emerge dal nulla, dove è stata immersa per mezzo secolo in seguito alle distruzioni della guerra e la rottura della divisione.
Potsdamer Platz fu all'origine soltanto un centro alle porte di Berlino le cui strade conducono a Charlottenburg, Schöneberg e Potsdam.
Con l'industrializzazione del XIX secolo, il centro si fa assorbire dalla città, alla stretta nei suoi confini.
Vi si costruiscono Potsdam, Anhalt e gli hotel, ristoranti e caffè a delimitare l'area.
Dalla riunificazione, Potsdamer Platz trova la sua funzione di centro strategico e di finestra sulla città.
Infatti, la maggior parte delle grandi imprese tedesche e straniere decide di installare le proprie sedi sociali.
Tutti i progetti sono oggetto di gare d'appalto e di contributo di portata internazionale.
L'architetto Renzo Piano è stato designato per condurre la riorganizzazione del Potsdamer Platz.
Fra le costruzioni che più colpiscono, si possono citare quelle di Daimler Benz disegnate da Hans Kollhof, di Sony concepito da Helmut Jahn e di ABB secondo i piani di Giorgio Grassi.
Sophienstrasse-
La via Sophienstrasse era originalmente la via principale della zona. È stata ricostruita durante gli anni '80.
Ora queste costruzioni neoclassiche affascinanti del diciottesimo secolo alloggiano arti differenti e ospitano laboratori, studi, boutique insolite e le gallerie d'arte.
Due cose particolarmente interessanti: la costruzione al n. 18 e
il portone principale della casa al n. 21 che conduce in una lunga serie di cortili interni.
Isola dei Musei-
Scoprirete a Berlino uno dei più vasti complessi museografici dell'Europa:l'isola dei musei, che comprende le più grandi civilizzazioni dell'antichità.
L'isola è un progetto ambizioso di costruzione di un complesso di musei, riuniti su un'isola, l'isola dei musei appunto(Museumsinsel), che conta al totale cinque costruzioni distinte: l'Altes Museum, l'Alte National, il Neues Museum, il Bode Museum e il Pergamon Museum.
Bella la passeggiata che costeggia il fiume, la sera tutto intorno si riempie di tanta gente che frequenta i vari localini e ristoranti della zona.
Alexanderplatz-
Luogo da dove è partito il movimento che ha portato al crollo del muro di Berlino. Oggi presenta ancora molto spazio in cantiere.
Al centro la fontana dell'amicizia tra i popoli.
Rosenthal strasse-
via in cui si trovano negozietti di moda tipicamente berlinese, abbigliamento indipendente ma anche marche internazionali.
Carini e numerosi bar dall'atmosfera retro' e francese.
Prenzlauer Berg- Quartiere pieno di locali, anche se non è l'unico dove si accentra la vita notturna dei berlinesi.
Oranienburgerstrasse-
via che pullula di giovani e artisti, in questa via si trova anche il Tacheles, famoso centro sociale che rischia la chiusura poichè al suo posto si vuole costruire un albergo a 5 stelle.
Il termine "Tacheles" deriva dall' Yiddish e significa "testo libero",
o anche "parla chiaro".
La scelta del nome è basata sulla censura di stato della DDR riguardo gli artisti, limitati nell'espressione e costretti a celare il vero significato delle loro opere. La scelta dell'Yiddish è probabilmente dovuta al fatto che la struttura si trova nel vecchio quartiere ebraico berlinese.
Trovate sul sito del centro sociale tutte le informazioni su questo magnifico laboratorio d'arte e la petizione da firmare per non farlo chiudere.
Kreuzberg- Quartiere storico della Berlino alternativa anni 80/90, ora quartiere turco. Merita una visita, sembra tutto ovattato, quasi una cittadina a parte. Era il quartiere propulsore del movimento punk-alternative nel mondo.
Una meta da non perdere se volete confondervi con i berlinesi: al Curry36 , Mehringdamm 36, il vero wurstel da gustare con patate o crauti, rigorosamente al curry.
Conclusioni:
Berlino è un cantiere aperto, una città a misura d'uomo, giovane, moderna, dove sono tangibili il fermento culturale, artistico e anche imprenditoriale.
Una città che ancora fa i conti con il passato ma con la voglia di crescere e svilupparsi sperimentando, arricchendosi con le diversità culturali interne.
Una città multiculturale e proiettata al futuro.
Tornata qui, un'amara considerazione:
ah, come mi sento un pesce fuor d'acqua.
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